MARCO ZANOTTI


MAMAH DIABATE (Mali) – voce, ngoni, tamà
JABEL KANUTEH (Gambia) – voce, kora, kamalengoni
STEFANO PILIA (Italia) - basso elettrico
MARCO ZANOTTI (Italia) – batteria, percussioni
LP/digital Black Sweat Records/Brutture Moderne 2025
live production: Toscana Produzione Musica
organization support: Fabrizio Ciancaleoni
graphics: Matteo Zanotti
Mamah Diabate, suonatore dello strumento tradizionale “ngoni”, da più di vent'anni anni al fianco della regina della musica del Mali Rokia Traoré, è protagonista della produzione realizzata insieme al griot del Gambia virtuoso della kora Jabel Kanuteh e a due tra i più apprezzati alchimisti dei suoni italiani come Marco Zanotti e Stefano Pilia.
In qualche modo Rokia Traore rappresenta un trait union tra i membri di questo quartetto, dal momento che Pilia ha suonato negli ultimi due album della cantante maliana, partecipando ai relativi tour, mentre Zanotti ha recentemente scritto insieme alla Traore il singolo "Ka munu munu" dell'ultimo album della Classica Orchestra Afrobeat da lui diretta.
Anche per questo, LOLO rappresenta un ponte tra culture teso a mostrare la ricchezza della conoscenza e dello scambio
tra universi sonori lontani quanto incredibilmente complementari e sensibili.
La musica di questo inedito quartetto prende forma dalla grande duttilità e curiosità che contraddistingue i quattro musicisti coinvolti che ricercano insieme un linguaggio musicale
universale e contemporaneo. L’unione di due coppie già assodate come quella tra Pilia e Diabate (a fianco a Rokia Traore) e tra Kanuteh e Zanotti (che in duo hanno pubblicato due
album e suonato recentemente in vari stati d'Europa e dell'Africa Orientale) si sovrappone alla doppia identità del quartetto per metà africana e per l’altra italiana, in un chiaroscuro di contrasti e riflessioni, sviluppando insolite geografie e architetture.
Il fluire del tessuto musicale delle composizioni e delle improvvisazioni riflette le sensibilità e i diversi background dei musicisti (Afterhours, Massimo Volume, Mike Watts, Cucoma Combo, Del Barrio, Roberto Castello e ovviamente Rokia Traore), sempre a cavallo tra paesaggistica e narrazione, tra jazz, rock, folk e avanguardia.
“I predominanti modi maliani e gambiani s'inseguono, ma vengono fusi in una più ampia officina del ritmo o impreziositi da digressioni sperimentali più astratte e psichedeliche. La curiosità e la duttilità dei singoli musicisti ricercano un linguaggio attuale e contemporaneo, sempre in bilico tra antico e moderno, paesaggistica e narrazione, con influenze jazz, rock, folk e avanguardia.” (A. Simoniello)