Ironia della sorte, proprio nei giorni più bui della storia costituzionale per quanto riguarda i diritti civili e le libertà individuali, quelli in cui milioni di cittadini che pagano le tasse vengono discriminati in base a tesi autoritarie, violente e ipocrite (sfido a controbattere su questi tre termini), ecco che i due atavici cancri dello Stato italiano, la chiesa e la mafia, mettono a segno altri due colpi bassissimi.
Il respingimento da parte della corte costituzionale dei referendum su eutanasia e cannabis rappresentano l'ennesimo schiaffo a chi lotta per una società più etica e giusta (davvero l'ennesimo, non bastavano l'ecologia, gli studenti, il lavoro, i privilegi, i migranti o Sanremo). Vergogna.
E chi non se ne accorge è e sarà complice di questa schifezza.
Tanta solidarietà con tutti coloro (soprattutto ai colleghi, che già erano piuttosto invisibili) che hanno perso il lavoro e la dignità, in questo periodo davvero buio.
Colleziono appunti per non dimenticare, articoli e stralci salvati qua e là. E mi rifugio nella bellezza della musica, degli amici, della natura.
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"A fronte di quanto sta accadendo, la gran parte dei nostri connazionali non trova niente da obiettare, neanche quando il governo manda uomini armati alle fermate degli autobus per controllare il GP dei ragazzini. Qui come altrove, i meno alienati abbassano gli occhi e tirano dritto; gli altri neppure vedono. [...]
La somma di tutte le forme di esclusione, marginalizzazione e ineguaglianza sociale è sostenuta, in ultima analisi, dalla minaccia di aggressione fisica, la violenza strutturale è lo sfondo stesso dei nostri decorosi anni neoliberisti."
"Con le nuove regole emanate ieri in Italia ai non vaccinati sarà impedito non solo accedere a qualsiasi sembianza di vita sociale, ma persino assolvere a molte esigenze di base della vita quotidiana. Sono misure che si aggiungono alle enormi restrizioni già presenti, che impediscono ai non vaccinati di accedere a tutti i mezzi pubblici e obbligano di fatto al confino gli abitanti delle isole. Sono misure, bene sottolinearlo da subito, che non hanno pari in nessun altro Paese d’Europa. Nessuno. Anzi, le nuove restrizioni arrivano mentre molti stati stanno muovendo in direzione opposta.
Abbiamo consentito allo Stato di abilitare la nostra vita di cittadino e eventualmente di disabilitarla con un semplice clic di mouse, e senza nessuna evidenza di efficacia dal punto di vista sanitario.Per il momento questa cosa non sembra impensierirci, visto che pare limitarsi a ledere i diritti di una minoranza che ha deciso di non vaccinarsi e che sembra essere ormai l’unico capro espiatorio di tutti gli errori fin qui commessi. Ma si sa, la storia cambia in fretta."
Per favore non giustifichiamo politiche sanitarie dispotiche e repressive usando l’argomento della tutela della salute altrui [..] Minoranze, si dirà. Per l’appunto. E il rispetto della loro scelta esistenziale (qualsiasi sia la loro motivazione) che distingue una democrazia piena (convivenza paritaria tra tante minoranze) da tutte le altre forme di governi dispotici e autoritari.
Bisogna distinguere tra i discorsi sul vaccino e i discorsi sulla politica vaccinale, cioè sulle modalità di produzione, messa sul mercato, legittimazione e somministrazione dei vaccini anti-Covid. Mentre non siamo in grado di fare discorsi specificamente scientifici e farmacologici sul vaccino, possiamo criticare aspetti della campagna di vaccinazione. Questo è un tema politico. Molte decisioni non hanno avuto niente di scientifico, erano puramente politiche, spesso la logica era solo mediatica.
"Abbiamo fatto una copia del meglio che avevamo prima di indossare mascherine e salutarci con pugni e gomiti come se ci avessero mozzato le mani? Oggi viene ritenuta positiva ogni modalità di relazione che ha ben poco di confortante, sano, in una parola umano. A distanza è preferibile a in prossimità o, nell’espressione attualmente in voga, in presenza. Fare gruppo, stare insieme, fare che tanti che diventino uno si associa a violazione, rischio, pericolo, mentre isolamento, solitudine, muri significano salute e sicurezza. Toccare, baciare e abbracciare è nuovamente il più dannato dei tabù, cancellando in un baleno secoli di dolorosi sacrifici e sanguinose vittorie. L’insieme dei ricordi è l’unico vaccino che è in grado di proteggerci dal peggiore e più sottovalutato dei virus: l’oblio"
"Sdoganare a sinistra il burionismo, l’idea che si possa fare politica facendo prediche alle persone e le retoriche colpevolizzanti nei confronti delle scelte individuali, per quanto non condivisibili, non fa che scavare un solco che, come linea di conflitto politico, è utile solo al governo, in cerca di nemici facili su cui scaricare la responsabilità di tutto ciò che non va.
In questo contesto, fare della giusta e sana battaglia antifascista una crociata contro i cattivoni che si oppongo al green pass, e magari anche ai vaccini, mettendo in campo un’unione sacra, dalla Cgil a Matteo Salvini, sotto l’egida del governo Draghi, sarebbe un errore che non possiamo permetterci"
"Non intendiamo dare legittimità, avallare, camminare fianco a fianco con chi sta marciando sulle crisi di questa epoca. Questa narrazione dei fatti è ciò che fa comodo ai partiti, al governo, a Confindustria, ai ministeri perché possano continuare a gestire la pandemia usando la scusa del green pass, perché possano continuare a produrre indiscriminatamente, perché possano non fare niente per la tutela collettiva.
Rifiutiamo questa retorica di unità nazionale, sappiamo che si tratta di finzione. È la stessa retorica utilizzata dai vari presidenti europei che davanti agli attentati alla sede di Charlie Hebdo sfilarono per le strade di Parigi per difendere le democrazie occidentali contro le barbarie, costruendo un teatro in cui la difesa della nazione nulla aveva a che vedere con la difesa della comunità reale. Ciò che andrà in scena sarà un fronte unito per preservare i privilegi di sempre e gli interessi di un ceto completamente avulsa dalla realtà."
"sostengo la campagna per la sospensione dei brevetti e l’estensione a tutta la popolazione terrestre del diritto (diritto e non obbligo) al vaccino. Ma mi sembra profondamente sbagliato identificare il rifiuto di vaccinarsi con una forma di egoismo (e ancor più identificare una imposizione dello Stato con una forma di solidarietà) trattando l’invocazione “Libertà Libertà!” che attraversa i cortei dei renitenti al vaccino soltanto come una forma di individualismo borghese opposto alla solidarietà.
"Le spese militari in Italia sono in aumento del 13,8% rispetto al 2021. Con un balzo del 73,6% negli ultimi tre anni"
https://www.milex.org/2021/12/31/armi-bollicine-litalia-entra-nel-2022-aumentando-le-spese-militari/
Bonus psicologo / piano salute mentale: la manovra ha rinnovato altri bonus, come quello per l’installazione di zanzariere o di sistemi per il filtraggio dell’acqua (il cosiddetto “bonus rubinetti”).
“Il business model delle multinazionali non è l’ideale per gestire l’emergenza: se non riusciamo a vaccinare il resto del mondo e decolonizzare la faccenda dello sviluppo di prodotti che possono aiutare le regioni più povere, in caso di un’altra pandemia (che sicuramente verrà) avremo lo stesso problema. Viviamo tutti nello stesso mondo e in questo momento difficile dovremmo tutti aiutarci”.
"il vero scopo del socialismo è precisamente di superare e andare al di là della fase predatoria dello sviluppo umano, la scienza economica nelle sue attuali condizioni può gettare ben poca luce sulla società socialista del futuro. In secondo luogo, il socialismo mira ad un fine etico-sociale. La scienza, viceversa, non può creare fini, e ancormeno imporli agli esseri umani; essa, al massimo, può fornire i mezzi con cui raggiungere certi fini. Questi sono concepiti da persone con alti ideali etici e se essi non sono sterili, ma vitali e forti, sono assunti e portati avanti da quella larga parte dell'umanità che, per metà inconsciamente, determina la lenta evoluzione della società. Per queste ragioni, noi dovremmo guardarci dal sopravvalutare la scienza e i metodi scientifici quando si tratta di problemi umani; e non dovremmo presumere che gli esperti siano i soli che hanno il diritto di esprimersi su questioni che concernono l'organizzazione della società.
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Si produce per il profitto, non già per l'uso. Il movente dell'utile, insieme con la concorrenza tra i capitalisti, è responsabile dell'instabilità nell'accumulazione e nell'utilizzazione del capitale, destinata a portare a crisi sempre più gravi. Una concorrenza illimitata porta a un enorme spreco di lavoro e a un grave deterioramento della coscienza sociale degli individui […] che io considero il maggior male del capitalismo. Tutto il nostro sistema educativo ne è danneggiato. Un'attitudine competitiva esagerata viene inculcata allo studente, così condotto, come preparazione alla sua futura carriera, ad adorare il successo.
ALBERT EINSTEIN (da Monthly Review, New York, maggio 1949)
"Il neoliberismo è un’ideologia politica e una teoria economica nata negli anni Ottanta, che ha definito e tuttora definisce gli sviluppi del capitalismo. È un’ideologia subdola e pervasiva, perché riesce a presentarsi come anti-ideologica, e condiziona non solo l’andamento dei mercati, ma invade anche le nostre vite private, influenzando il nostro modo di pensare, lavorare, vivere.
Il neoliberismo considera la competizione la caratteristica distintiva delle relazioni umane. Ridefinisce i cittadini come consumatori, le cui scelte democratiche si esercitano tramite l’acquisto e la vendita, un processo che premia il merito e punisce l’inefficienza. Sostiene l’idea che ‘il mercato’ apporti dei benefici che non potrebbero mai essere raggiunti con la pianificazione. [...]
Non esiste la società. Esistono solo gli individui”, diceva Margaret Thatcher con una massima celebre e in un certo senso profetica. Oggi la dimensione collettiva è venuta sempre meno, proiettandoci in un’apparente dimensione di autosufficienza che ci impedisce non solo di creare solidarietà con gli altri, ma persino di sentirne il bisogno. Ci sentiamo sempre più soli, e lo siamo.
La popolazione in generale trarrebbe beneficio più dallo scetticismo scientifico (che non richiede un dottorato di ricerca) che dall’eliminazione di “pregiudizi” da parte di purificatori d’informazioni impure. Insegnare a cittadini liberi il rischio di molteplici pregiudizi e come prevenirli, rilevarli ed evitarli è il compito di istituzioni educative come scuole e università, non di aziende tecnologiche, miliardari, burocrati di governo o manipoli da tastiera.
Essere avvertiti della partigianeria non ha nulla a che vedere con la teoria del complotto e potrebbe anzi essere il modo migliore per diminuire il numero allarmante di seguaci dei teorici del complotto. La disponibilità a riconoscere ciò che non conosciamo crea spazio per il rispetto e la dignità; il dogmatismo pseudoscientifico porta solo al bullismo, alla violenza e alla repressione. Questo è vero sia durante i periodi di crisi e di emergenza che durante i periodi di pace e prosperità.
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